PROGETTO MIX POSTE ITALIANE

Il progetto mix è partito come progetto di Poste Italiane che ha proposto ai dipendenti di andare in pensione in cambio dell’assunzione del figlio.



In particolare questa proposta che prende il nome di “Progetto Mix” è stata informalmente illustrata dall’Azienda alle Segreterie Regionali delle OO.SS. di categoria.

Si tratta di una possibilità offerta dall’Azienda a tutti coloro con meno di 60 anni avendo i requisiti per andare in pensione accettano di uscire dall’Azienda.

In cambio, Poste Italiane Spa, assume un figlio alla sportelleria con contratto di lavoro a tempo indeterminato ma part-time .

La proposta non ha carattere di retroattività quindi chi appena ieri ha firmato per andare in pensione non ha nulla da pretendere.

La sede di lavoro, se ce ne sono le condizioni, può essere la stessa lasciata libera dal genitore o in alternativa nell’ambito della stessa Provincia.


A che punto è la situazione?

Poste sta valutando la possibilita' di eliminare i vincoli che limitano,ed in alcuni casi escludono, la possibilita' di assunzioni dei parenti di dipendenti. Lo ha indicato l'amministratore delegato, Massimo Sarmi, rispondendo ad una domanda su preoccupazioni trapelate dai sindacati.
L'azienda potrebbe rimuovere ogni ostacolo senza, al contrario, creare alcuna corsia
preferenziale. L'assunzione di parenti e figli dei dipendenti verrebbe quindi valutata alla
pari di qualsiasi altro candidato.Poste, ha indicato Sarmi, ha seguito un percorso di sviluppo
e modernizzazione che richiede ed apre spazi per ''giovani, personale qualificato, con precisi
requisiti professionali: conoscenze scientifiche, informatiche, di ingegneria... Serve
una preparazione adeguata''. Requisiti e procedure per le assunzioni potrebbero essere rivisti,
eliminando ''vincoli che all'interno dell'azienda a volte sono stati vissuti come momento
di disagio'', ma sempre restando ''all'interno delle caratteristiche professionali richieste'' dalle
quali l'azienda non intende prescindere.
''Oggi molti giovani altamente qualificati vedono in Poste una opportunita' di lavoro
interessante, una buona occasione professionale, e questo - ha detto l'ad di Poste a margine di
un incontro al ministero delle infrastrutture - e' una cosa che ci fa indubbiamente piacere''.

Il quesito su cui si e discusso è se è legittima questa pratica.

ECCO LE DICHIARAZIONE DI EMILIO MICELI SEGRETARIO GENERALE SLC/CGIL IN MERITO ALLE ASSUNZIONI DEI PARENTI DEI DIPENDENTI IN POSTE ITALIANE
L’ing. Sarmi sa che non c’è alcun ostacolo da rimuovere per l’assunzione dei parenti
dei dipendenti di Poste Italiane.

Semplicemente ha deciso che una pratica caduta nel dimenticatoio delle grandi
aziende perché figlia di una logica corporativa può essere rilanciata da Poste Italiane.

Se poi la motivazione è quella di un richiamo ad una sorta di “professionalità
biologica”, sconosciuta peraltro ai più, si capisce come sia in atto un tentativo
malcelato di mettere Poste Italiane a disposizione di una gigantesca operazione
clientelare e consociativa. Siamo contrari perché siamo convinti che i figli dei
dipendenti debbano avere uguali diritti dei figli dei disoccupati, dei licenziati, dei
cassaintegrati in quanto cittadini della Repubblica Italiana.

Consigliamo l’Ingegnere di desistere da questo tentativo che fa a cazzotti con i
processi di modernizzazione che egli stesso ha contribuito a produrre dentro Poste
Italiane. La verità è che in questa occasione il “morto” cerca di afferrare il “vivo”; la
vecchia azienda statale, dura a morire, complice la politica e una certa idea di
sindacato, cerca ossessivamente di riemergere, creando peraltro danni.

Dentro Poste oltre 9.500 lavoratori precari, ragazzi e ragazze laureati e formati al lavoro, attendono
una stabilizzazione che stenta ad arrivare. A questi ragazzi e ragazze in un gioco cinico
si cerca di contrapporre altri ragazzi e ragazze che hanno la fortuna di avere il rango
di “parente”.

Tutto ciò è ingiusto ed inaccettabile. Slc/Cgil ha un’altra idea di Poste Italiane, della dignità dei suoi dipendenti e della funzione che essa debba avere in Italia e in Europa.

Siamo sicuri che su questo punto il Ministro Brunetta ci farà sapere il pensiero del
governo italiano, il quale, ad oggi, guarda e tace.

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415 Commenti "PROGETTO MIX POSTE ITALIANE"
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Anonimo
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Salve avrei una domanda: mia madre, che lavora alla posta, ha consegnato il mio curriculum alle risorse umane per subentrare al suo posto. Saprete dirmi secondo voi quando sarò convocata a Roma? Grazie in anticipo.

Anonimo
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Non si sa quanto potresti essere chiamata a Roma in questo momento è tutto bloccato per la riforma pensionistica.

Anonimo
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In ogni caso è cosa diversa l'interruzione, ai contratti a tempo indeterminato non puo' essere applicato un termine, ciò è possibile solo ed esclusivamente per altre tipologie di contratto.

Anonimo
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Dare la possibilità anche alla gente "comune" di partecipare alle selezioni no?????no comment......

Anonimo
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mia mamma ha 24 anni di servizio e 48 anni d età....può andare in pensione e lasciare il posto ad uno dei suoi figli?

Anonimo
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No, il requisito è quello di essere prossimi alla pensione.

Anonimo
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I contratti PARTIME sia che determinati o indeterminati per legge, devono avere sottoscritto sia le ore di lavoro che la durata,
la differenza sta nel fatto che nell'inderminato puo'essere richiesto lo straordinario nell'atro invece no.
Per continuare va a discrezione dell'azienda.

Anonimo
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Il contratto di lavoro part-time prevede la forma scritta. Qualora manchi la firma e quindi la prova della stipulazione del contratto a tempo parziale, il lavoratore può chiedere al giudice che sia dichiarata la sussistenza di un rapporto di lavoro a tempo pieno. Inoltre, il contratto di lavoro a tempo parziale deve indicare in modo preciso: la durata della prestazione lavorativa (salva la possibilità di apporre le cosiddette 'clausole elastiche'), la collocazione temporale dell'orario, con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all'anno.

Le 'clausole elastiche' sono un accordo scritto stipulato tra le parti, con cui il datore di lavoro ottiene il potere di modificare, rispetto a quanto previsto nel contratto di lavoro, la durata della prestazione lavorativa. Il datore di lavoro è tenuto a dare al lavoratore un preavviso di almeno 5 giorni lavorativi.

Anonimo
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A 30 anni mi sono ritrovato per strada da un giorno all'altro, licenziato per tagli al personale dall'azienda per cui lavoravo. Laureato e con un master vendevo porte,ma non mi sono mai lamentato. Avevo avuto anche il contratto full time e poi? "CIdispiace,ma non ci servi piu".
Sicuro del contratto che avevo mi ero rivolto alla Unicredit per accendere un mutuo,che mi è stato accordato!Poi ho dovuto interrompere tutto per il licenziamento.
Stavo per sposarmi cavolo!
Esce fuori questa cosa del progetto svincolo....che fare? Mio padre fa i suoi conti ma io insisto perché prenda il bonus, "me la cavo" gli dicevo. Poi,scoraggiato dai tanti rifiuti (quando superi i trenta sei merce avariata), ho accettato. Cosa avrei dovuto fare? È vero che tanti ragazzi con le mie stesse competenze si trovano per strada,ma non riesco proprio a pensare di aver fatto qualcosa di "vergognoso",come ho letto nei post qua sopra! Tutti, e dico TUTTI,accetterebbero una cosa del genere! È inutile parlare di nepotismo o di altre cose simili quando non ci si trova nella situazione di poter scegliere.
Lavoro 15 giorni al mese per posteitaliane e gli altri 15 in una trattoria come cameriere a mezzo stipendio,mi faccio il mazzo,ma sono contento. Do una mano a casa per le spese e aspetto che a mio padre venga data la pensione(un altro anno).
Insomma: cosa volete voi che criticate questa scelta? Credetemi,è la stessa che fareste voi nelle nostre condizioni.

Anonimo
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Per fortuna che tu hai avuto questa possibilità avendo un padre che lavorava alle poste, ci sono ingegneri laureati in corso con lode e successivo master che questa opportunità non l'hanno avuta e fanno i camerieri ma stagionali.

Anonimo
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Salve, sono figlio di dipendente delle poste prossimo alla pensione. Sono intenzionato ad ereditare il posto di mio padre. Naturalmente ho intenzione di restiturgli tutta la somma a cui rinuncerà per farmi lavrorare (anche se ci vorranno degli anni). Detto questo ho delle domande.
-Per diventare dipendente delle poste bisogna sostenere un corso, con succcessivo esame?
-dopo quanto tempo il part-time si tramuta in full-time.
Grazie in anticipo achi risponderà.
Ciao

Anonimo
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Ciao, bisogna sostenere e superare dei test, e non si sa quando il part-time si tramuterà in full time.

Anonimo
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è proprio per questo che ci sono persone sbagliate al posto sbagliato in tanti settori in Italia! Perchè un grado di parentela non costituisce requisito e non da sicurezza di capacità a svolgere un determinato lavoro. E così persone laureate o con capacità elevate restano a casa e spesso (non sempre) persone incompetenti passano avanti! ECCO un altro buon motivo per andare via da questo paese di raccomandati.

Anonimo
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Salve ragazzi sono un collega e ho aderito al progetto mix entrando il 1/12/2010 (napoli).Quindi e da oltre 2 anni e mezzo che sono ancora par time.Prp pochi giorni fa ho saputo da fonti sicure che in sicilia dal mese di maggio 2013 in poi l'azienda ha trasformato i contratti in full time.Qualcuno sa dirmi se in campania si stanno muovendo per far si che accada anche a noi tutto cio'(il meraviglioso full time che tanto aspettiamo????).

Anonimo
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Si, in Sicilia hanno raggiunto un accordo che può fare da apripista alle altre aree territoriali, non ci resta che aspettare, penso che se ne riparlerà dopo l'estate.

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