EX CTD POSTE ITALIANE E LAVORATORI TEMPORANEI

Come già scritto in stabilizzazioni ex CTD interinali, venerdì si cercherà di trovare un’intesa per la stabilizzazione del "posto di lavoro" per circa 4000 tra ex CTD ed ex lavoratori temporanei (interinali/somministrati), che attualmente operano in Azienda per effetto di sentenza a loro favorevole e non ancora passata in giudicato.


  La novità è che il consolidamento riguarderebbe anche gli ex lavoratori somministrati, assunti temporaneamente tramite agenzia interinale, operanti in Azienda e finora esclusi dalle precedenti intese sul tema. La sottoscrizione di un “patto” tra Azienda e lavoratore consente a entrambi non solo di rendere trasparente il rapporto, invece di trascinare una lite in tribunale per anni, ma anche di ricavarne un’utilità immediata. 

Per Poste: la diminuzione del costo del lavoro consentirebbe di dirottare le risorse, più proficuamente, su azioni di politica attiva del lavoro. 

Per il dipendente: il beneficio sarebbe duplice: da un lato, scongiurare una sentenza di estromissione che farebbe perdere in un colpo solo posto di lavoro e trattamento economico. Oppure di evitare in ogni caso - anche qualora vincesse in cassazione - la restituzione di una parte degli arretrati già percepiti. Infatti, a differenza che in passato, in caso di vittoria l’indennizzo spettante non può superare il tetto massimo di dodici mensilità. 

Aderendo all’intesa, inoltre, la restituzione degli importi, cui ciascun interessato sarebbe comunque tenuto, verrebbe diluita nel tempo e gestita con appositi piani di rientro che non prevedono né rivalutazioni né interessi.

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